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  • Immagine del redattoreGabriele Cucolo

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Mai come oggi gli scatti fotografici sono stati basilari per avere una reale contropartita alle tante spese in campagne pubblicitarie in rete e in particolare sui social networks.

Allo stesso tempo, però, forse mai quanto adesso - complice anche l'enorme quantità di fotografie a cui siamo quotidianamente esposti - si ha una bassa percezione della qualità di uno scatto fotografico.

Per questa ragione, è quantomai importante conoscere la professionalità e il know-how del fotografo a cui ci rivolgiamo per i servizi di marketing che intendiamo effettuare per la nostra azienda.



Il "prima" e il "dopo" di uno scatto

Tante persone ritengono che la postproduzione sia qualcosa di recente e che le fotografie oggi vengano letteralmente stravolte, mentre in decenni passati ciò non accadesse. Niente di più sbagliato. La postproduzione è sempre esistita. Anzi, per certi versi, un tempo, in camera oscura, venivano fatte operazioni molto più "pesanti" quanto complicate. Perciò la domanda potrebbe essere: "ma se è così, perché la postproduzione degli anni quaranta o cinquantaera era meno appariscente? Semplicemente perché in quegli anni a pochissimi era dato di osservare i negativi, gli scatti originari. Tant'è che, a ben guardare, la fotografia attuale è diventata oltremodo "comparativa", e cioè di uno scatto si comprende la qualità soltanto guardandone un altro realizzato magari con la stessa macchina ma con altra ottica, o viceversa.


Nella nostra pagina dedicata alla fotografia troverete alcune foto con un sistema a "slider" che, una volta spostato a sinistra e a destra, vi mostrerà il "prima" e il "dopo" di uno scatto.


Perciò il nostro consiglio è di non denigrare la postproduzione ma di verificare l'effetto generato dallo scatto fotografico a cui sia stata apportata una post: se l'effetto è "wow", spesso l'obiettivo è raggiunto.



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