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CHI NON MOSTRA NON VENDE

Oggi tutto passa attraverso le immagini. La comunicazione visiva ha ormai surclassato quella testuale e radiofonica. E ciò anche per la forza degli smartphones e dei social.

Basti pensare che Instagram, nel 2021, ha superato il miliardo di utenti attivi, 500 milioni dei quali pubblicano 100 milioni di fotografie al giorno. Si, hai capito bene! Cento milioni di scatti fotografici in 24 ore. Ed è chiaro che una tale quantità di foto tolga valore alla fotografia stessa. È ovvio, cioè, che più fotografie guardiamo, meno ne ammiriamo. È infatti provato che, negli ultimi dieci anni, la cognizione della qualità fotografica si è drasticamente ridotta. In altri termini, oggi tutti fanno foto ma pochissimi conoscono le regole della fotografia.

Fai scorrere a destra e a sinistra il cursore

e guarda il PRIMA e il DOPO delle nostre foto

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Nonostante ciò, se ad una persona mostriamo più foto dello stesso soggetto, scattate in modi diversi, questa ci dirà subito quale preferisca. Saprà, cioè, riconoscere quasi all'istante quella più gradevole. Ecco, molto spesso dietro quella “gradevolezza” si nascondono le regole che da sempre governano la fotografia. Non starò qui a parlarti dell'inquadratura né a dirti della regola dei terzi, delle diagonali o della composizione statica e dinamica. Ti basti però sapere che ogni essere umano ha un innato senso della “composizione”: ognuno di noi, cioè, percepisce in modo naturale le simmetrie, il bilanciamento dei pieni e dei vuoti così come quello tra colori e fra luci e ombre. E se è vero com'è vero che nel marketing le regole sono molto rigide, per chi fa comunicazione visiva è di fondamentale importanza capire quanto, a chi osserva, vada mostrato sempre il meglio. 

Per dirla in breve, se con una fotografia vogliamo vendere un prodotto, chi guarda quella foto deve istantaneamente percepire un effetto “wow”. Ma diciamolo subito, non tutte le ciambelle nascono col buco. Non sempre, cioè, uno scatto fotografico suscita interesse e determina la buona riuscita di una campagna pubblicitaria. Tuttavia, chi fa il mio mestiere sa bene quanta importanza va data alle tre fasi di uno shooting: la preproduzione, la produzione (lo shooting vero e proprio) e la cosiddetta “post” (quello che un tempo era lo sviluppo dei negativi, gli odierni raw), se effettuate in modo attento, consapevole e professionale, possono dare risultati eccezionali.

Ecco, questo è esattamente il nostro lavoro. Al risultato che uno scatto fotografico può ottenere stiamo attenti in modo maniacale. Nel nostro studio abbiamo creato perfino un salotto apposito per mostrare su grandi monitor in alta definizione il “prima” e il “dopo” di uno scatto, cosa che in questa pagina è possibile provare spostando da sinistra a destra il cursore con le frecce.

Probabilmente non è casuale che Pagine Video, nota da oltre vent'anni, nel 2021 sia stata selezionata fra le migliori agenzie d'Europa.

"A volte c’è un’unica immagine la cui struttura compositiva ha un tale vigore e una tale ricchezza, e il cui contenuto irradia a tal punto al di fuori di essa, che questa singola immagine è in sé un’intera narrazione".

Henri Cartier Bresson

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